In questi giorni è un sollievo dissetarsi con una bibita fresca e sana, come lo sciroppo di Tamarindo, conosciuto anche come dattero d’India.
Lo sciroppo di Tamarindo fatto in casa richiede pazienza nella preparazione e ha un gusto diverso da quelli già pronti.

La pianta del Tamarindo cresce in Sud Africa, Sud America e Asia Meridionale, riesce a raggiungere un’altezza di trenta metri e sette di diametro.
I suoi baccelli curvi e marroni man mano che maturano diventano secchi. All’interno c’è la polpa aspra, che avvolge i semi di Tamarindo.
Il Tamarindo in antichità era diffuso per debellare la febbre reumatica, malaria e dissenteria.
La sua polpa ha proprietà antibatteriche, rinfrescanti, è un ottimo regolatore dell’intestino e possiede alcune sostanze antiossidanti.
In cucina con i semi si preparano marmellate sciroppi al Tamarindo, zuppe e salse.

DURATA: 90 min
LIVELLO: Facile
DOSI: 6 Persone
INGREDIENTI
800 gr di polpa di Tamarindo
2 l d’acqua
zucchero qb
PROCEDIMENTO
Iniziate a estrarre la polpa dal baccello per preparare lo sciroppo al Tamarindo eliminandone i semi.
Quindi in una pentola portate a ebollizione l’acqua e aggiungete l’estratto facendolo bollire a fuoco moderato per 15 min.
Spegnete e filtrate tutto aggiungendo lo zucchero (in genere tre cucchiai), e rimettetela sul fornello per altri 30 min.
Fate raffreddare, trasferite lo sciroppo nelle bottiglie con chiusura ermetica e lasciatelo riposare in frigo.
Servitelo diluito con acqua in grossi bicchieri o trasferitelo in appositi stampi per golosi ghiaccioli.
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