Il ponte che unisce il Giappone a Ostia è l’Aka Sushi bar, un angolo dell’antica tradizione culinaria del Sol Levante all’interno dell’affermato e minimal Red Fish.
Dallo scorso gennaio, oltre al menù dello chef Antonio Gentile, è possibile assaporare quello di Sushi Edomae e alcuni piatti poco conosciuti in Italia.
A voi che leggete una raccomandazione: prenotate con anticipo un posto al banco di lavoro, la sushi chef Micaela Giambanco con la sua grazia ed esperienza, maturata da anni in terra nipponica, guiderà palato e sensi in un viaggio a oriente che non dimenticherete.
Nulla è lasciato al caso, la cuoca prima di iniziare la cerimonia di preparazione di ogni singolo pezzo, chiede se si ha preferenza per il crudo o il cotto. All’unisono, abbiamo optato per la seconda scelta, chissà forse perché siamo convinti che una cena a base di sushi equivale a mangiare pesce crudo?
Sicuramente ogni commensale, alla fine della serata ha cambiato idea.
L’arte si osserva, si studia e si gusta e dopo aver ricevuto istruzioni circa l’impiego e le dosi per il wasabi, la salsa di soia e le proprietà dello zenzero, che all’inizio serviva ai pescatori come disinfettante, la prima prelibatezza proposta e da portare alla bocca rigorosamente con le mani, è riso con spigola marinata allo yuzu (agrume giapponese simile al cedro).

Immancabilmente ogni porzione è affiancata dalla zuppa di miso, a base di pasta di miso ottenuta dalla fermentazione dei fagioli di soia con alga e wakame e cipollotto.
La nota di colore degli edamame e della radice fritta di Daikon con panko, hanno introdotto i successivi Nigiri di capasanta e di tonno, cui freschezza e intensità di gusto trasportano le papille a bordo mare.
L’intermezzo allegro è offerto dall’Inarizushi, saccottino di tofu fritto riempito con riso condito, avocado, salmone e una nota di maionese giapponese.

A seguire gli Uramaki di salmone e avocado, gli Hosomaki di tonno e erba cipollina e radice di montagna; quest’ultima una vera scoperta per la croccantezza dal gusto dolciastro, che ben si fonde con la cottura perfetta del riso.

Il sashimi di tonno e ricciola con una fetta di yuzu, ha messo d’accordo l’intera compagnia, l’equilibrio perfetto è dato della nota acida su entrambi dall’agrume e dalla foglia di shiso rossa.

Il braccio destro della chef dietro il banco e nella vita è suo marito, che l’asseconda nella sua attività di preparazione inclusa la cottura dei Takoyaki, polpette alla piastra con polpo, cipollotto, zensero e nori.

Dulcis in fundo il Mochi, dolce tradizionale fatto di riso glutinoso ripieno di pasta anko, ottenuta con fagioli azuki.
Ecco servita una passeggiata al mare di una domenica di primavera con cena in Giappone.
Aka Sushi Bar
Indirizzo: Corso Duca di Genova, 22, Lido di Ostia
Tel. +39 0645470650 - Email: [email protected]
Sito Web: https://www.ristorantered.com/aka-sushi
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